Rinnovo del contratto Multiservizi, le parti datoriali precisano: Tuteliamo la salute dando priorità alle patologie gravi

Riportiamo in calce il comunicato stampa congiunto delle organizzazioni datoriali del settore Multiservizi.

Il presidente di ANIP-Confindustria, Lorenzo Mattioli, commenta: «Nonostante gli sforzi messi in campo non è stato possibile raggiungere un accordo per il rinnovo di un contratto che è scaduto da diverso tempo. È una situazione anomala, che continua a lasciare imprese e lavoratori senza una regolamentazione contrattuale adeguata alle necessità del settore. Le nostre proposte per un diverso bilanciamento delle tutele in materia di malattia non sono state apprezzate e quindi il negoziato si è interrotto. Occorre a questo punto valutare attentamente la situazione. Personalmente credo che sarebbe un grave errore rinunciare al nostro ruolo negoziale, soprattutto considerando cosa potrebbe accadere nel momento in cui il Parlamento adottasse una legge sul salario minimo legale».

QUI IL COMUNICATO CONGIUNTO

RINNOVO CCNL MULTISERVIZI INTERROTTO IL CONFRONTO

No delle organizzazioni sindacali alle misure di contrasto all’uso anomalo dell’Istituto della Malattia

Roma, 23 maggio 2019.

Prendiamo atto della decisione delle organizzazioni sindacali di non proseguire il confronto per la definizione del rinnovo del contratto collettivo nazionale per il settore dei servizi di pulizie e servizi integrati / Multiservizi.

Dopo un lungo confronto che ha visto maturare importanti punti di convergenza normativi ed economici, le organizzazioni sindacali affermano che l’arresto delle trattative è da imputare alla volontà delle associazioni datoriali di ottenere un “peggioramento del trattamento normativo ed economico dell’istituto della malattia”.

Tale rappresentazione non è corrispondente al vero.

Le associazioni datoriali hanno, infatti, proposto alle organizzazioni sindacali di condividere un cambio di logica sull’istituto della malattia: liberare risorse attraverso il contrasto alle forme di microassenteismo fondate su un ricorso anomalo all’istituto, per destinarle ad un rafforzamento del livello di tutela per l’intero settore a partire dai lavoratori afflitti da patologie gravi.

Inoltre, le organizzazioni datoriali hanno proposto di rafforzare il livello complessivo delle prestazioni offerte dall’assistenza sanitaria integrativa di settore privilegiando, in particolare, la prevenzione, la diagnostica e le esigenze legate al genere.

Non si tratta quindi di ridurre le tutele, ma piuttosto di alzare il livello delle stesse a favore di chi ne ha davvero bisogno.

Proprio perché condividiamo l’analisi circa il momento di particolare criticità per il settore, riteniamo che come parti sociali dovremmo essere i primi ad offrire un segnale di responsabilità.

Per queste ragioni le organizzazioni datoriali non comprendono la scelta delle organizzazioni sindacali di non voler affrontare il confronto per il rinnovamento del contratto collettivo.

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